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associazione nazionale delle famiglie e dei fanciulli con disabilità

 

La commessa di un servizio fotografico e di un libro, mi venne affidata dall'ANFFAS di Como, sigla che a differenza dell'oggi, allora era da intendersi in questo modo: "Associazione Nazionale Famiglie (e) Fanciulli Andicappati Spastici. L'associazione gestiva in città e sopratutto in provincia, case di riabilitazione e degenza. Una ad Inverigo, la ex casa Don Gnocchi per mutilatini (di guerra), era stata adattata a ricovero terminale per bimbi affetti da sclerosi. Un'altra, a Fino Mornasco, era attrezzata a palestra riabilitativa e a laboratori multifunzionali per attività lavorative: maglieria, falegnameria, lavorazione della paglia e della canna di palude, e laboratorio meccanico con anche i  tornii. C'era una scuola speciale e c'erano bambini e bambine, ragazzini e ragazzi e ragazze già fatti adulti o invecchiati prima del tempo, Alcuni vivevano e lavoravano girando in carrozzina, altri parzialmente autosufficienti si avvicendavano alle macchine utensili o agli attrezzi della palestra. Tutti erano seguiti da un istruttore volontario. Scattai moltissime foto ed ero convinto che sarebbero state utili mentre ricercavo una forma estetica della malattia. Non sapevo che nel proseguio del mio servizio avrei incontrato l'attesa dell'inevitabile, persino ai bambini. Non sapevo ancora che non avrei mai portato a termine quel mio lavoro.